La storia dell'Ente Radio Rurale e della Radiorurale

radio rurale scula rurale Il 19 aprile del 1933 ci fu la
prima trasmissione sperimentale
per le scuole.
La seconda e ultima del 1933
ci fu il 30 maggio in cui venne
preannunciata la nascita
imminente dell’Ente Radio
Rurale. Il 14 luglio dello stesso
anno la Gazzetta ne ufficializza
la nascita.
L’ente radio rurale ha il fine di assicurare alle zone rurali i
benefici della radiofonia e si rivolge in modo particolare
agli alunni delle scuole e agli agricoltori. Un bando del
Ministero delle Comunicazioni del 1933 assegna a 10 marchi
italiani il compito di costruire l’apparecchio Radiorurale.

radio rurale 10

radiorurale nelle scuole
radio rurale 14

 

L’elenco dei costruttori:

Allocchio-Bacchini (2 serie)
C.G.E. (3 serie)
Philips (5 serie)
Phonola (2 serie)
Radio Marelli (4 serie)
Safar (2 serie)
Savigliano (3 serie)
S.I.T.I. ( 3 serie)
Telefunken (2 serie)
Unda (7 serie)

Nel 1938 si aggiunse alla lista la Geloso che costruì un apparecchio
Radiorurale alimentato a batterie destinato alle zone prive di
rete elettrica. Di seguito le caratteristiche imposte dell’apparecchio
Radiorurale: Supereterodina 5 valvole con potenza tale da poter
consentire buona ricezione anche all’aperto. Esso risulterà bloccato
sulla stazione con maggiore segnale al momento dell’istallazione finale.
Il mobile sarà elegante e semplice, impiallacciato in noce verniciato a
spirito con fregi in alluminio lucido. I comandi saranno due,
interruttore-volume e sintonia. L’apparecchio avrà una presa per
l’altoparlante ausiliario da collocare eventualmente in una seconda aula.
Ci sarà anche la presa per il fono aggiuntivo e il coperchio
posteriore con pulsante di sicurezza che taglierà l’alimentazione
dell’apparecchio se lo stesso verrà tolto. Il prezzo imposto sarà di Lire
600 pagabili a rate con un acconto all’ordinazione di Lire 200 e 10 rate mensili
di Lire 40. L’apparecchio Radiorurale non è in vendita al pubblico.
Sarà possibile ordinarlo con apposito modulo da rispedire
all’E.R.R. (Ente Radio Rurale).
L’ordine veniva inoltrato ai vari costruttori che spedivano la radio direttamente
al richiedente. L’E.R.R. intermediava tra le parti controllando che i tempi di
consegna venissero rispettati. Appositi ispettori verificavano che gli apparecchi
fossero costruiti e funzionassero correttamente.

Potranno ordinarlo o riceverlo in dono :
Le scuole.
Le sedi del O.N.B. (Opera Nazionale Balilla).
Le sedi del P.N.F. (Partito Nazionale Fascista).
I Direttori Didattici.
Gli Ispettori Scolastici.
Le Parrocchie Rurali.
Le sedi rurali dell’O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro).
Le Cattedre Ambulanti di Agricoltura.
Le sedi della Confederazione Sindacale Fascista dell’agricoltura.
Le sedi della Confederazione Agricoltori.info@gognasrl.it_20150113_074203_001
La campagna di consegne degli apparecchi iniziò nel mese di febbraio del 1934.
Gli apparecchi destinati alle scuole o agli enti che lo utilizzano a scopo
educativo saranno esenti dal pagamento dell’abbonamento alle radioaudizioni.

radio rurale 15 - Copia - Copia
radio rrale a scuola

Di seguito un interessante copertina degli alunni della
scuola di via Codelli di Gorizia.
Era l’anno 1937-1938 , la 5° elementare, Insegnate Rina Privati

radio rurale 15 - Copia
Alcuni esempi sulle donazioni intraprese da vari enti o aziende.
L’ente radiorurale distribuì gratuitamente 100 apparecchi a scuole
prescelte a mezzo di sorteggio il 15 gennaio del 34.

La I.N.A. assicurazioni fece dono di molti apparecchi Radiorurali.
La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde lo stesso.
La Società Montecatini di Milano fece dono di 200 esemplari alle
scuole elementari rurali.
La Cassa di Risparmio di Torino fece dono di alcuni apparecchi
alle scuole rurali della provincia di Torino.
La Federazione delle Casse di Risparmio della Toscana fece dono
di 20 Radiorurali alle scuole rurali.
La Federazione nazionale Fascista degli esercenti delle imprese
di comunicazioni elettriche donò 50 apparecchi alle scuole rurali.
Il 25 gennaio del 1934 uscì il primo numero del giornale mensile
“Radiorurale”.
la radio rurale rivista giornale
A partire dal numero di marzo venne pubblicata spesso la cartina
con il numero di apparecchi Radiorurale collocati nelle
scuole
italiane in quel momento.
Il Piemonte e la Lombardia risulteranno le regioni con
più apparecchi. In modo particolare furono le provincie di Torino
e Alessandria ad averne un numero decisamente maggiore.

Il 10 marzo del 1934 hanno avuto inizio i programmi radiofonici
dell’ERR. Ebbero un grande sviluppo e nel corso del 1936 furono
trasmessi 100 programmi complessivi.Il partito attraverso
questo Ente cercava di controllare reindirizzare ai propri fini il
numero maggiore possibile di utenti. Il Duce disse
”Il villaggio deve avere la radio”. Il successo sperato fu mancato
principalmente per i costi dell’apparecchio che risulterà
nonostante il prezzo imposto troppo caro per la maggioranza
dei destinatari ideali. Il 4 aprile del 1940 l’Ente Radio Rurale fu
sciolto in pieno clima di guerra e le sue funzioni furono assorbite
dall’EIAR. Dopo il 25 Luglio del 43, con la caduta del fascismo,
molti apparecchi vennero distrutti nelle piazze assieme a molte
altre cose di riferimento fascista. In altri casi però dato il costo
dell’apparecchio venne eseguita la “defascizzazione”.
Nella maggioranza dei casi ci si limitò a rimuovere le scuri dal
cerchio in alluminio posto al centro di ogni radio rurale.
Talvolta venivano rimosse anche le scritte radiorurale e la spiga.
radio rurale senza fasci scuola
Risulta estremante difficile trovare delle radio rurali con
fasci originali non tagliati. Sono solo quelle che al momento
della caduta del fascismo erano già state riposte in soffitta
per essere state rimpiazzate da modelli più recenti o migliori.

 

Perché collezionare una o più radio rurali?

La collezione in se è un hobby meraviglioso. Riempie la vita
di interesse, di cultura e sua volta favorisce lo studio e
pubbliche relazioni stupefacenti.
Nel caso della radio d’epoca la panoramica è molto ampia e
offre possibilità infinite che vanno dalle radio sperimentali
dei primissimi del 900″ e passando dagli anni 20″ e 30″ arriva
fino ai transistor senza mai mancare di rarità e cimeli
incredibili. Oltre ad essere un oggetto raro, la radio d’epoca,
è un elettrodomestico che continua a funzionare.
Da soddisfazioni pratiche di ascolto e di godimento dell’utilizzo
a parte quelle del possesso. La radio rurale altre a questi
requisiti ha un grande valore aggiunto. E molto rara e ambita.
Rappresenta un periodo storico particolare all’interno
del quale tutto e particolarmente collezionato e ricercato.
Simboleggia una precisa cultura ideologica e porta con se la
caduta della stessa (i fasci tagliati). Un grave errore, ricco di
povertà intellettuale, è quello di sostituire i fregi mutilati
con fregi falsi completi. Certamente è più rara e più costosa
una radio rurale vergine ma anche quella mutilata rappresenta
tanto nel ricordare la caduta del fascismo con un elemento
originale che per tanto non deve essere toccato. Consiglio a
tutti i neo collezionisti e anche alle persone comuni di
investire nell’acquisto di questi rarissimi apparecchi. Hanno
certamente un grande futuro commerciale. Se ne avete già uno
inviatemi le foto a info@radiorurale.it foto fronte retro con
e senza fondello e poi dettagli del numero di serie leggibile.
Archivierò la vostra rurale e se volete metteremo on-line i dettagli.
Sono disponibile a valutazione gratuita dei vostri apparecchi,
di qualsiasi natura o tipologia. Compro radio e intere collezioni
di ogni genere. Vi invito a visitare la mia collezione.
Vedrete tutti gli apparecchi fascisti mai prodotti nel ventennio
in tutte le loro varianti tecniche ed estetiche. Inoltre
anche una panoramica di primissimo livello degli apparecchi più
importanti degli anni 20″ e 30″e dei loro stupefacenti altoparlanti Safar.
Tutto in perfetto stato, funzionante, pronto da accendere e testare.
Per chi volesse approfondire all’interno del sito sono fotografate
tutte le radio fasciste. Ogni radio ha una scheda con descrizione
tecnica e 30/40 foto con dettagli particolareggiati anche dell’interno
smontato. Per chi volesse approfondire al massimo consiglio lo
splendido libro “La Radio per il Popolo” di Alessandro Battocchio
(Mosè Edizioni). Conta più di 140 pagine sulla storia dell’ente
radio rurale e della radio rurale e inoltre in 350 pagine complessive
vedrete tutte le mie radio popolari con 8 foto a colori per ognuna.
Un testo che nessun collezionista di rispetto può farsi mancare.
Gabriele Gogna 349 5505531 ok whats-upp.
info@radiorurale.it

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